I mesi più freddi sono sempre un po’ limitanti per il mondo dei ritratti ambientati.
Con Valentina, complice il carnevale, siamo riuscite comunque a creare diverse atmosfere, grazie a qualche cambio d’abito e qualche oggetto
Eccone alcune:
Dreams can come true
Lettura
Alcune foto dedicate alla lettura, accompagnate da poesie scritte da Valentina
Spegnere le luci, studiare le pieghe della coperta, accucciarsi, cercargli uno spazio…ecco, ora siete la continuazione l’uno dell’altro: dove finisce un dito, inizia una parola, dove una parola è carta, in un attimo e’ già pensiero
(Valentina Zuddas)
Due punti a capo di un discorso
Poggiato, mi schiudo
Non troppo, ma vedo
Nel limpido cielo
Speranze che assorbo, di gioia sprofondo
Ma intorno al silenzio
Del piccolo amplesso
Già soffoco, presto…
Soccorso, vi prego
La pelle trasuda
In un brivido freddo
Si asciuga il respiro
Parole non devono, non possono
Non escono, mi lasciano
Lo sento…
Tormento!
Da solo io muoio
Schiacciato
Dal silenzio, dall’immenso
Dalla forza della fine
Che m’imprime, che m’opprime
Con potenza con disgusto
Mi racchiudo mi rinchiudo
Mi nascondo nel mio buio
“Nell’immobile speranza
Io m’appiglio alla coscienza!”
Se riuscissi…se tentassi…
Poi qualcosa nell’assenza
Forse sbaglio, ma mi tenta
È uno specchio
Mi rifletto
Nel riflesso di me stesso
Sono io? Non son morto!
Conforto!
Nell’attesa che l’assenza
Più totale mi trafigga
Assaporo ancora tempo
Mi raccolgo
E penso:
L’ombra delle mie dita
Scendono stanche
Sul foglio bianco
Come fuscelli sul lago
Si immergono
Segni di spazio
Margini vuoti
Pezzi di pelle
Scendono
-E’ già luce –
Riemergono bagnate
Acqua, memoria
Carnival
Angelo
Anni ’30
Ritratti